FREEDOM UP – POLITICHE E PRATICHE INCLUSIVE DI SOSTENIBILITÀ E PARTECIPAZIONE NEL QUARTIERE LIBERTÀ DI MONZA

Freedom Up è un progetto avviato da ACRA, DESbri, Mani Tese, Consorzio Comunità Brianza e la Scuola Agraria del Parco di Monza nel quartiere Libertà di Monza per far fronte alle criticità ambientali del territorio con soluzioni territoriali sostenibili e inclusive, cofinanziato da Fondazione Cariplo nell'ambito del Bando Comunità Resilienti 2017, dal Comune di Monza e da Fondazione Alessio Tavecchio onlus.

 Se vuoi saperne di più visita il link alla scheda del progetto sul sito di Acra    o visita la pagina Facebook dedicata

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La durata del progetto sarà complessivamente di 2 anni (fino a marzo 2020).

OBIETTIVI

Obiettivo generale:

Contribuire al rafforzamento della resilienza comunitaria del quartiere Libertà di Monza nel far fronte alle criticità ambientali con soluzioni territoriali sostenibili e inclusive.

Obiettivo specifico:

I cittadini del quartiere Libertà di Monza implementano pratiche partecipate di mitigazione dei rischi sociali e ambientali in un’ottica di valorizzazione multifunzionale del territorio, a partire da iniziative di produzione, distribuzione e consumo sostenibili.

Oltre al festival della transizione il progetto prevede altre attività ed interventi sul territorio, che verranno attivate dalle Organizzazioni coinvolte nel progetto, e sono:

  • Percorsi educativi in ambito scolastico sul tema della sovranità alimentare e dei sistemi agricoli di comunità
  • Realizzazione della Scuola di attivismo agricolo per 20 attivisti coinvolti nel processo di transizione
  • Censimento degli spazi aperti disponibili sul territorio
  • Organizzazione e realizzazione di processi di facilitazione verso sistemi di agricoltura comunitaria e sistemi di distribuzione locale alternativi, facilitazione a vari livelli che coinvolgono la rete delle organizzazioni del territorio e tutta la cittadinanza interessata
  • Pubblicazione di un Bando per la transizione sostenibile con il quale saranno finanziate start-up sperimentali per la transizione del quartiere e Accompagnamento verso forme imprenditoriali di innovazione sociale
  • Coordinamento e Realizzazione di uno Studio di Fattibilità relativo ai Sistemi alternativi di Distribuzione Locale individuati e successivo Avvio Sperimentale dei modelli
  • Redazione e pubblicazione di un Patto per la transizione sostenibile a firma dei portatori di interesse a partire dalla Cittadinanza
  • Progettazione e potenziamento delle attività implementate presso l’Orto Sociale di Via Papini “Tutti giù per Terra”
  • Progettazione e Realizzazione di Orti di comunità nelle aree verdi del quartiere, del Centro Civico e all’interno degli istituti scolastici
  • Realizzazione di una Campagna di comunicazione e sensibilizzazione sulle pratiche di distribuzione locale
  • Conduzione della Valutazione partecipata e dell’identificazione di un piano di sostenibilità delle iniziative avviate

obiettivi freedom up

Tutto questo è nato dall’analisi del contesto che ha portato ad evidenziare le seguenti necessità e opportunità sul territorio:

Monza e Brianza è la provincia con l’indice di urbanizzazione più alto di tutta la regione Lombardia pari al 52,5% e superiore anche al livello della provincia di Milano che raggiunge il 38,4%. Un tale stress sul suolo pone la tutela e valorizzazione delle aree aperte residue al centro delle politiche di mitigazione e adattamento. Il quartiere Libertà, nome originario “Cristo Re”, è situato in una zona a nord-est di Monza, un tempo zona di produzione agricola e cascine, che a seguito dell’intenso sviluppo edilizio degli anni ’80 e ’90 e della moltiplicazione di assi viari di collegamento, ha visto una graduale riduzione degli spazi aperti, incluse le aree a vocazione agricola. Un trend di forte impatto urbanistico e paesaggistico è inoltre la recente costruzione o ampliamento di strutture della Grande Distribuzione Organizzata ai margini del quartiere per un area pari a circa 80.000 mq con un conseguente aumento del traffico. La recente installazione di una centralina di rilevamento dell’inquinamento atmosferico in quartiere permetterà di quantificare il rischio sulla salute e la qualità della vita della cittadinanza. I mezzi di trasporto privati a motore sono sicuramente i più utilizzati dai cittadini a causa della debolezza del servizio di trasporto pubblico locale e dell’assenza di strutture per la mobilità ciclabile quali piste ciclabili e bike-sharing. Inoltre, a pochi chilometri dal quartiere, passa la direttrice ferroviaria Milano – Monza – Lecco, finora poco funzionale alla sostenibilità della mobilità locale per l’assenza di una stazione nel quartiere. Sebbene nel quartiere Libertà l’inquinamento atmosferico/acustico e la complessa viabilità costituiscano una criticità ambientale rilevante per la qualità della vita dei residenti, non sono risolvibili senza un radicale intervento a livello delle politiche locali di mobilità. Il progetto ne tiene conto agendo sulle dimensioni affrontabili nel periodo d’intervento e facilitando l’elaborazione di soluzioni sostenibili e partecipate.

L’impatto previsto dal progetto è il seguente:

impatto progetto

  • 15 organizzazioni e associazioni locali tra cui Liberthub, ARCI Scuotivento, Progetto Co-Scienza, Fondazione Alessio Tavecchio, CS&L, Coop Solaris, Spazio Giovani, bottega del commercio equo “Il Villaggio Globale” e il G.A.S. del territorio.
  • 280 Alunni e 20 insegnanti delle scuole del territorio

  • 700 Cittadini partecipano attivamente e 5.000 sono sensibilizzati

  • Almeno 80 Famiglie

  • Almeno 30 Migranti

  • Almeno 15 cittadini diversamente abili

  • Almeno 15 produttori del territorio e altre associazioni/organizzazioni dell’economia solidale

Ed è inoltre prevista la sostenibilità stessa del progetto e dell’obiettivo:

L’approccio adottato permette l’inclusione nel processo comunitario di fasce diverse della cittadinanza (in termini di propensione alla partecipazione civica e all’attivismo sociale, età, condizione sociale, competenze…), con l’ambizione di arrivare ad un’appropriazione e ad una condivisione ampia delle soluzioni individuate. In questo senso, il focus sulla dimensione ambientale ed agricola, pur non esaurendo le criticità ambientali del territorio, funge da catalizzatore di diverse sensibilità ed opportunità di intervento, da cui rilanciare processi di più ampia scala. Il processo di resilienza innescato dal basso, basandosi su una comunità già interessata ed attiva, può favorire l’adozione di politiche comunali orientate a una maggiore sostenibilità ambientale che potenzialmente possano riguardare tutto il territorio cittadino.

IN BREVE:

Finanziatore principale:

Fondazione Cariplo

Cofinanziato da: Comune di Monza; Fondazione Alessio Tavecchio

Partner di progetto:

Capofila: ACRA

Distretto di Economia Solidale della Brianza; Mani Tese O.N.L.U.S.; Consorzio Comunità Brianza; Scuola Agraria del Parco di Monza